North Windsuring: la più importante innovazione nelle vele degli ultimi 40 anni!
I nuovi materiali e le nuove tecnologie che Noth Sails ha introdotto per la prima volta nel mondo del windsurf hanno dato origine a vele il 30% più leggere, 5 volte più resistenti e con prestazioni sensazionali per velocità, efficienza e manovrabilità.
Se sei un appassionato di vela o windsurf, è superfluo rimarcare la posizione che North Sails occupa nella scena mondiale: tuttavia dal 2018 il marchio americano non era più presente nel mondo windsurf, lasciando tanti appassionati con l’amaro in bocca... ma il 2022 è l'anno del ritorno!
Questo è lo slogan con cui North Sails presenta il nuovo progetto North Windsurfing:
Il windsurf sta entrando nella terza dimensione e North Sails sta aprendo la strada.
Storia
Il marchio North Sails è presente sulla scena windsurf mondiale dagli inizi degli anni 80 quando il windsurf è diventato uno sport a tutti gli effetti.
Detentore dei diritti d'uso del marchi North Windsurfing e North Kiteboarding è stata Boards & More (Fanatic, Ion, Mistral, ecc.) fino al 2018 quando i due brand sono tornati sotto l'ombrello di North Technology Group (Newport, USA), holding a cui fanno capo le varie aziende della famiglia North Sails.
Leader indiscusso nella vela amatoriale e agonistica, ma nuovo al mondo windsurf e kitesurf, North Technology Group nel 2019 ha acquisito Mystic dando vita a North Actionsports Group (basata in Olanda) per gestire i marchi Mystic, North Windsurfing, North Kiteboarding e North Foils.
Team
La parte di ricerca e sviluppo di North Windsurfing è basata in Nuova Zelanda e i 3 personaggi chiave sono Peter Bijl, Chris Williams e Mickey Ickert.
Bijl, windsurfista professionista dal 1998, da molti anni si occupa di ricerca e sviluppo per diversi brand tra cui Fanatic, JP, Neil Pryde e Gun Sails.
Williams, sail designer e velista di fama internazionale, è il responsabile del progetto North Windsurfing.
Ickert è uno storico velaio di North Sails (disegna vele dal 1980), la sua carriera di velista è costellata da svariati titoli internazionali su diverse derive per poi dedicarsi alla vela d’altura e America's Cup. Ha avuto un ruolo primario nello sviluppo della tecnologia 3Di che ha portato a infiniti successi.
L'atleta di punta è Antoine Martin, sponsorizzato Starboard, talentuoso wave sailor, che ha vinto l'Aloha Classic nel 2019 ed è arrivato quinto alla tappa PWA di Capo Vede di quest'anno, dove ha mostrato in anteprima mondiale le nuove vele North Sails.
Tecnologia e materiali
La tecnologia 3Di (di proprietà di North Sails) ha visto il suo primo utilizzo (ai tempi si chiamava 3DL) nella vela professionistica nell'edizione del 1992 dell'America's Cup.
Da allora l'utilizzo di questa tecnologia innovativa si è esteso ad altre classi veliche, sia nella vela d'altura (come la Volvo Ocean Race) che nelle derive più performanti, come i 49er, i 18’ australiani e i Moth.
Si chiama 3Di perché le vele, anziché esser composte da pannelli di tessuto che in base a come vengono tagliati e uniti creano il profilo, sono realizzate da un unico laminato composito di nastri di fibre creato su uno stampo tridimensionale.
Il risultato è una vela con profilo alare rigido che offre resistenza prestabilita alla deformazione generando maggior spinta e velocità.
L'assenza di cuciture e assemblaggi riduce drasticamente il peso: 2,35 kg. la 4.7 Wave!
I materiali usati (un mix di fibra di carbonio, dynema e aramide), oltre ad esser più leggeri, sono molto più resistenti dei materiali utilizzati per le vele tradizionali.
É ancora presto per constatare come questi nuovi materiali resistano all'usura, ma dal mondo della vela, dove sono già impiegati da decenni, i feedback non lasciano dubbi: le vele sono di gran lunga più durature delle tradizionali.
Anziché utilizzare un tessuto si parte da un nastro appositamente creato con filamenti unidirezionali di carbonio, dynema e aramide (mixati a seconda della necessità e obiettivo).
Una macchina crea quindi le varie parti della vela (con specifiche grammature e orientamenti dei fillamenti). Le varie parti vengono poi irreversibilmente unite su uno stampo tridimensionale.
Infine, le appendici tecniche come il caricabasso e la bugna sono aggiunte. Colpiscono le stecche prive di tasca ma che si infilano internamente alla struttura della vela dando continuità alla superficie.
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Collezione
Vele
La collezione presentata a metà aprile è composta da 4 modelli di vele:
- Wave Clear: vela wave a 3 stecche (in realtà sono 3 più un mini batten), pensata per le condizioni più radicali, per il down the line wave riding e per uno stile di surfata attivo. Il centro velico è posizionato in centro ed in basso rendendo la vela molto facile da manovrare e mai fisicamente impegnativa da controllare.
- X-Over (power wave): è una vela power wave, potente e stabile in qualsiasi condizione. 3.7, 4.2 e 4.7 hanno 4 stecche mentre 5.0, 5.4, 5.8 e 6.2 hanno 5 stecche.
- X-Over (freeride): la data di lancio è prevista per luglio. Sarà proposta nelle misure 6.7 e 7.4 e credo anche 8.2. Al momento non ci sono molte indiscrezioni a riguardo.
- Race: il lancio è in programma per fine estate/inizio autunno. Pochissimi dati tecnici sono trapelati, ma si parla di un progetto estremamente rivoluzionario! Ci saranno due versioni: una slalom race e una freerace.
- Foil: anche la presentazione di questo modello è in programma per il terzo quadrimestre del 2022 e ci saranno due versioni: una slalom foil e una free foil. Tanta è la curiosità per questa disciplina ancora nella sua fase embrionale ed evolutiva. Sicuramente North Windsurfing può beneficiare dell’esperienza acquista da North Sails nel mondo del foil delle barche a vela.
Alberi
Gli alberi North Sails sono constant curve, bisogna però tenere a mente che le classificazioni delle curve d''albero non sono rilevazioni empiriche precise: in realtà ogni produttore di alberi e ogni modello si contraddistingue per prestazioni e caratteristiche indipendentemente dalla curva dichiarata.
L’utilizzo dell’albero corretto, ancor meglio se quello consigliato o proposto dalla veleria, garantisce il più ampio range di vento in cui la vela è in grado di performare al meglio. Più la curva d’albero si distanzia da quella richiesta, più questo range di vento si assottiglia.
Ho armato la vela con diversi alberi di altre marche, e ho constato che con il Maverx Superleggero e con il Maverx MX 100 (alberi che reputo avere una curva decisamente constant) la vela si arma bene e si avvicina molto al risultato che si ottiene con l’albero North.
Tre modelli di alberi (tutti 100% carbon):
- Ultimate: RDM 100% carbonio prodotto in Australia. Tecnici del settore (esterni alla sfera North Sails) considerano questo il miglior albero attualmente presente sul mercato.
- Skinny Pro: RDM 100% prodotto in Europa. Risulta più rigido dell’Ultimate e punta a garantire maggior robustezza.
- Optima: SDM 100% per esaltare al massimo le prestazioni delle vele race.
Prolunghe
Proposte sia in carbonio che in alluminio in misura unica (34 cm.) e con attacco PIN.
Sono caratterizzate da un circuito rapido che si integra alla perfezione con il particolare caricabasso presente sulla vela.
Colpisce nella prolunga l’assenza di carrucole e la semplicità della base in plastica. Il funzionamento è ineccepibile e la frizione è ridotta al minimo.
La prolunga RDM carbon pesa 400 gr.!
Disponibilità dei prodotti
- Da giugno 2022 saranno disponibili le Wave Clear nelle varie misure, le X-Over fino alla 5.4 e gli alberi e prolunghe RDM.
- A luglio saranno disponibili anche le X-Over fino alla 6.2 e saranno presentate le X-Over freeride nelle misure 6.7 e 7.4.
- Tra agosto e settembre è in programma il lancio di:
- Vele race e foil
- Alberi SDM
- Prolunghe SDM
- Piedi d’albero
- Boma in carbonio
Impressioni
I video di presentazione di North Windsurfing destano una grande curiosità, e le aspettative derivanti dalle prestazioni delle barche di America’s cup più recenti sono giganti.
Come testimonianza sul campo per ora abbiamo solo quella di Antoine Martin durante la tappa del PWA Wave 2022 di Capo Verde. Il talentuoso rider di Guadalupe (Starboard/North Sails/Mystic) si è classificato quinto mettendo ben in mostra la velocità e manovrabilità delle sue nuove vele.
Durante i giorni di competizione si sono viste diverse attrezzature finire sulle imperdonabili rocce di Ponta Petra e i danni riportati non sono sfuggiti agli occhi delle telecamere. Si è visto anche Antoine Martin finire a rocce in qualche episodio… e la vela ne è sempre uscita illesa. Ponta Petra è un ottimo test!
Presa in mano, arrotolata nella sua sacca, sembra uno scherzo: è ridicolosamente leggera... viene da chiedersi se si sono dimenticati di metterci le stecche!
A secco
Srotolata a terra per la prima volta si rimane senza parole: il materiale e la tecnologia di costruzione sono completamente diversi da quanto visto sino ad ora. Catturano l’attenzione i diversi orientamenti dei nastri, la robusta consistenza del materiale e le stecche le cui tasche non si vedono perché interne alla struttura della vela.
Rigging
La tasca d’albero è stretta e l’albero non entra molto agevolmente (forse perché nuova?). Armata con il suo albero (ho usato l’Ultimate) il caricabasso non è per niente duro da cazzare, l’albero spancia bene e le stecche si allontanano. La balumina apre graduale ma non eccessiva. Vicino all’albero sembra esserci tanto grasso e ci sono un po’ di pieghe e grinze.
Il caricabasso da spazio a poca variazione di tensione mentre il boma offre ampio range.
In acqua
In acqua, una volta piena di vento con l’albero che flette, le grinze spariscono, la vela si distende e si delinea stabile e preciso il suo profilo alare.
Fa strano pompare e non sentire la vela tornare in dietro. Il profilo rigido rende sicuramente la pompata più efficace.
Al momento abbiamo avuto modo di provare soltanto la Wave 4.7 armata con il North Ultimate (sia 370 che 400, avendo luff di 399 si possono usare entrambi) e il campo di prova è stato il lago di Garda (non propriamente il suo ambiente più congeniale).
Utilizzata con tavole freestyle e freestylewave colpisce per neutralità e velocità. La sensazione stupisce perché dalla velocità che sviluppa ci si aspetta di sentire marcato il tiro nelle braccia, invece, indipendentemente dalla raffica e dall’accelerazione, il tiro non si sbilancia mai né in avanti ne indietro.
Più aumenta il vento, più la vela accelera, rimanendo sempre neutra, morbida e manovriera.
Nei salti, nelle manovre aeree e nelle rotazioni, essendo così leggera e con il centro di gravità molto basso, risulta rapida e reattiva.
Con lo scopo di conoscere meglio le sue caratteristiche, ho utilizzato la vela anche con il windsurf foil. Sono rimasto sbalordito dalla velocità di punta raggiunta, così come dalla stabilità nelle raffiche più intense.
Conclusione
Al momento in cui scrivo questa recensione ho avuto l'opportunità di testare le vele solo sul lago e in un numero limitato di occasioni, tuttavia per quanto riguarda il funzionamento la sensazione che ho avuto in acqua è quella di una efficienza superiore rispetto alle vele tradizionali.
Anche i feedback che ho ricevuto dagli altri surfisti che le hanno provate sono in linea con i miei: tutti sono colpiti dalla leggerezza, dalla neutralità e dalla velocità.
North Sails è tornata nel mondo del windsurf per stravolgerlo completamente con tecnologie e materiali esclusivi che esaltano le prestazioni, oltre a ridurre drasticamente il peso e garantire durabilità e robustezza di gran lunga superiori alla concorrenza.
Alle spalle di North Windsurfing c’è un gruppo societario enorme e solido, e la sensazione generale è che gli obiettivi e i progetti per il futuro siano molto interessanti e che verranno perseguiti con molta determinazione.
Dai un'occhiata al video di presentazione, è una bomba!
Non appena arriveranno sul mercato anche il resto dei prodotti North Windsurfing sarà mia cura condividere impressioni e tutti dettagli tecnici.
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Hang Loose,
Alberto
detour.surf
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