Più accessibili, più performanti, più divertenti
Due brand, un unico progetto
Trovo utile presentare contemporaneamente le nuove tavole Goya con quelle di Quatro perché i due brand seguono un unico progetto.
Le persone dietro a Goya e a Quatro sono le medesime, infatti lo shaper è lo stesso: Keith Teboul.
La storia di Keith è iniziata a Maui nel 1996 quando, insieme a Francisco Goya, Jason Prior e Sean Ordonez, ha fondato Quatro con l’obiettivo di fare le migliori tavole custom in assoluto.
Nel giro di pochi anni la maggior parte dei windsurfisti professionisti, indipendentemente dal proprio sponsor, usava tavole custom Quatro.
Ricordo ancora il mio stupore quando ho visitato per la prima volta la Cannery a Haiku dove si trovano i quartieri generali di Goya/Quatro/KT/MFC e la shaping room di Keith Teboul. Su una grossa scaffalatura c'erano le grafiche di vari brand concorrenti, pronte per essere applicate sulle tavole custom di qualche famoso pro.
E così è tutt’ora, i custom di Keith sono ancora considerati i migliori e la sua bravura e fama come shaper si è riversata anche nel surf da onda e nel mondo foil. Per descriverti meglio il livello e la qualità in questione, considera che il suo "cliente più assiduo" attualmente è Kai Lenny!
Fare tavole per i migliori windsurfisti al mondo ha permesso a Keith Teboul di crescere e evolversi mantenendo il passo con l’evoluzione dello sport e allo stesso tempo contribuendo alla evoluzione dello sport stesso.
Questo stile e questo approccio è stato mantenuto anche quando, nei primi anni 2000, Goya e Quatro hanno iniziato la produzione di serie in Cobra (Tailandia).
La produzione custom non si è mai fermata, anzi, ha assunto un ruolo sempre più fondamentale: tutto parte dalla ricerca e sviluppo, dall’interazione con i più forti atleti cosi come con i tanti windsuristi amatoriali in giro per il mondo.
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Collezioni complementari
Mi piace definire i due brand complementari tra loro: tutti i modelli si differenziano per caratteristiche e performance, in modo che ogni surfista possa trovare la giusta soluzione alle proprie esigenze.
Il catalogo tavole Goya è articolato e ampio, dalle tavole wave a quelle per flat water e scuole. La proposta Quatro invece conta solo 3 modelli legati ovviamente al mondo delle onde.
Per semplificare la presentazione è comodo ordinare tutti i modelli Goya e Quatro dalla tavola più radicale (per le onde) alla più facile:
- Quatro Pyramid
- Goya Custom 4
- Quatro Cube
- Goya Custom 3
- Goya Nitro 3
- Quatro Power
- Goya One
E per quanto riguarda il flat water invece:
- Goya Proton (slalom)
- Goya Bolt (free race)
- Goya Air Bolt (foil)
- Goya Air (freestyle)
- Goya Carrera (freeride)
- Goya Volar (freemove)
- Goya Surf (scuola)
Le innovazioni
Le innovazioni apportate a tutti i modelli hanno l’obiettivo di rendere migliori prestazioni più facilmente raggiungibili.
Perché, in fin dei conti, facciamo windsurf per divertirci... e senza dubbio, meglio si surfa, più ci si diverte!
Ogni singolo dettaglio è stato ridiscusso, il superfluo eliminato, il fondamentale fatto meglio, ogni singolo volume di ciascun modello è stato sviluppato singolarmente.
La costruzione (di serie, in Cobra) si basa su tecniche di produzione e utilizzo di materiali per i quali Goya e Quatro hanno l’esclusiva.
Il risultato è una tavola di serie con prestazioni e struttura molto similari alle tavole custom che Keith produce a Maui.
Tutti i team riders Goya e Quatro infatti usano le tavole di serie anche nelle competizioni mondiali.
Oltre a garantire prestazioni eccellenti, la costruzione pregiata garantisce durabilità e robustezza; un prodotto che dura di più nel tempo ha più valore e ha un impatto più sostenibile a livello ambientale.
I cambiamenti apportati ai vari modelli per rendere le tavole più accessibili e più versatili senza sacrificarne le prestazioni partono dai rail (bordi).
Bisognerebbe scorrere la mano sul bordo da prua verso poppa per capire meglio di cosa sto parlando: è tutta questione di come avviene il passaggio dal bordo tondo verso la prua al bordo sottile e spigoloso in poppa,.
Le prue diventano più piene ma più strette, i bordi più spessi creano una zona in coperta più piatta nella parte centrale e più a schiena d’asino nella parte di poppa.
A parità di volume ora le tavole risultano più stabili, entrano in planata prima, raggiungono velocità superiori, risultano più comode e sono più facili da manovrare.
Quale tavola scegliere
Wave riding
Per i più esperti e per chi ha la fortuna di frequentare spot wave con condizioni side/side-off, Il Pyramid è la tavola giusta. Richiede più tecnica e più tempo per farci amicizia. Nella surfata down the line, una volta trovata la parete dell'onda, genera inequivocabilmente la sensazione più bella che un surfista può desiderare.
Per chi ha meno occasioni di prendere confidenza con la propria tavola wave e per chi, oltre ad andare a cercare le condizioni più belle in giro per il mondo, si trova anche a fare i conti con condizioni side-on, il Goya Custom 4 è veramente polivalente e super performante: boss dello spot da Ho’okipa a Pozo.
Il Goya Custom 3 e il Quatro Cube sono i wave più facili e più versatili. Da usare veramente a qualunque livello e in qualunque spot wave. Il Cube con le 4 pinne conferisce sicurezza in surfata anche sul chop. Il Goya Custom 3 è più libero e più veloce. Oltre a surfare benissimo è molto divertente in condizioni bump & jump.
Se il tuo home spot ha sempre condizioni side-on e on-shore, il Goya Nitro potrebbe farti cambiare idea sulle uscite con vento da mare. Ti farà divertire anche nelle condizioni più difficili. La sua agilità e velocità ti farà prendere onde prima irraggiungibili e trovare rampe dove gli altri non le vedono.
Il Quatro Power e il Goya One sono i due freewave e sono anche le tavole più vendute. Dal bump & jump al wave, considerati tutti i volumi, rispondono alle esigenze della gran parte dei windsurfisti. Minime differenze tra i due: il Power è più compatto e tondeggiante, il One è più allungato e affusolato.
Il Power si comanda più col piede dietro mentre sul One si sfrutta maggiormente il passaggio di carico tra gamba avanti e gamba dietro. Il One può essere più veloce e più intuitivo. Il Power più preciso e reattivo.
Flatwater
Tolte le tavole dedicate alle singole discipline (Air per il freestyle, Airbolt per il foil, Proton per lo slalom e il Surf per l'apprendimento), la scelta si divide tra Bolt, Carrera e Volar.
Il Bolt, pura freerace, è per windsurfisti esperti che vogliono prestazioni il più simili possibili a quelle dello slalom ma con attrezzatura meno impegnativa fisicamente.
Il Carrera è un freeride classico dalle prestazioni adrenaliniche. Ideale per surfisti con esperienza.
Il Volar è il freeride/freemove più planante che c’è. I meno esperti hanno cosi modo di godere subito delle ebrezza della planata.
Carrera e Volar, soprattutto nelle misure piccole e montati con strap centrale, sono un’ottima soluzioni per i surfisti pesanti che non trovano un freewave sufficientemente grande per le proprie esigenze.
Se vuoi conoscere la disponibilità di un modello specifico, ricevere un preventivo per l'acquisto con eventuale permuta del tuo usato o se hai voglia di valutare insieme quale potrebbe essere la tua tavola ideale, non esitare a contattarmi al telefono, inviando una mail, oppure aprendo una chat di whatsapp.
Tutti i modelli nel dettaglio
Quatro Pyramid
Shape completamente nuovo per la tavola wave più radicale sul mercato.
Il nuovo Pyramid è decisamente meno “ballerino” ed entra in planata più facilmente senza minimamente precludere le doti in surfata.
La carena è un full-V con all’interno una V con concavi sui bordi. La transizione rail-to-rail risulta ancor più intuitiva e una volta che il rail aggancia, il grip è preciso e sicuro.
Outline decisamente curvo sia in prua che all’altezza delle strap per accomodarsi naturalmente nella parete dell’onda.
La grafica fortemente ispirata alle tavole da surf da onda lascia intravedere i vari strati di materiale. Si vedono distintamente i rinforzi in carbonio nella parte centrale della tavola (track e straps) cosi come in prua,
Rispetto al vecchio Pyramid, questo si conduce meno con il piede posteriore ed invita a maggior centralità.
Le pinne laterali sono slot-box e la centrale è US-box. Le scasse e pinne slot box sono più leggere ma soprattutto consentono di sceglierne il posizionamento.
Spostando le pinne in avanti la tavola ha un raggio di curva più stretto e reattivo. Spostando le pinne indietro, il raggio è più ampio e si può condurre più facilmente la tavola con il piede dietro.
Goya Custom 4 Pro
Il wave a 4 pinne che dal 2011 detta legge negli spot wave di tutto il mondo.
Shape completamente nuovi per i volumi 79, 84, 89 e 94. Introdotta una nuova misura (54 litri) per i surfisti più giovani (o dal fisico più minuto).
Per ogni misura, il posizionamento delle strap, del track e delle pinne è appositamente calibrato.
Le scasse sono tutte slot box per aver la massima libertà di regolazione. Sopratutto per le tavole wave, spostare le strap spesso non è sufficiente. Il posizionamento avanzato o arretrato delle pinne cosi come la distanza tra le stesse servono per adattare il comportamento della tavola al propio fisico e stile.
I rail sono più pieni lungo tutta la lunghezza e si assottigliano rapidamente solo nella parte finale.
La prua è più piena e piatta, ma più stretta e morbida sui bordi rendendo meno fisici gli atterraggi e gli incontri con il lip.
La coperta, in generale più piatta quindi più stabile, ha una schiena d’asino più accentuata nella zona delle strap. Questo fa si che il tallone si trovi più vicino all’acqua, conferendo maggior comfort in navigazione e maggior controllo.
Quatro Cube
Lo shape del Cube è rimasto invariato. Ma con le quattro scasse slot box, l’alleggerimento della tavola e la possibilità di regolare la posizione delle pinne, aprono nuovi orizzonti di esplorazione per questo wave quad molto planante, veloce e preciso.
La grafica minimalista si ispirata al mondo surf ed è volutamente trasparente per poter apprezzare la struttura della tavola.
Rocker veloce e planante, con rail pieni e morbidi anche in corrispondenza delle strap per mantenere velocità durante tutto il bottom. E’ una tavola facile e molto versatile, in grado di farti divertire in condizioni side, side-on e on-shore.
Goya Custom 3 Pro
Un’ottima alternativa per chi vuole una tavola wave non radicale, intuitiva, ma con assetto thruster, per essere libera e divertente non esclusivamente sulla parete di un’onda ma anche nel bump & jump.
Non è radicale come il Custom 4 ma è comunque in grado di portarti nelle sezioni più critiche dell’onda e saprà proiettarti più facilmente alla sezione successiva.
I rail sono pieni e tondi in prua e diventano più spigolosi prima rispetto il Custom 4 per dare miglior spunto in planata e maggior velocità. Prua e poppa sono più larghi conferendo stabilità ed accessibilità.
Anche per il Custom 3, cosi come per gli altri wave thruster in collezione, le pinne laterali sono slot box e la pinna centrale è US box offrendo ampie possibilità di regolazione.
Goya Nitro 3 Pro
Nell’ultima tappa PWA disputata a Sylt nel 2019 avevamo visto Brawsihno girare con un custom thruster molto compatto… era la fase embrionale dell’attuale Nitro. Il Nitro è una tavole wave thruster per condizioni side-on e on-shore.
Proposta nei volumi 89, 98 e 106 è estremamente compatta, con la strap posteriore molto arretrata e una poppa particolarmente larga. Offre molto galleggiamento e stabilità e vanta accelerazione e bolina sbalorditive per una tavola wave.
La missione era rendere possibile la surfata front-side senza precludere le suddette caratteristiche… e far si che non solo Brawsinho potesse usarla, ma anche noi comuni mortali.
La carena a V con il doppio concavo che aumenta verso poppa per dare grip nonostante la larghezza e i rail molto pieni in prua e in centro che di colpo diventano sottili e affilati in poppa danno vita alla magia. La prua invece prende le distanze dalle geometrie squadrate delle tavole compatte per non rinnegare il DNA wave.
Quatro Power
Per il freestyle wave thruster di Quatro ritroviamo gli stessi shape del modello precedente. Anche le scasse delle pinne sono rimaste inalterate: power box per la pinna centrale e mini-tutte le laterali.
Per come è fatto un freewave, la pinna posteriore deve essere posizionata leggermente dietro la strap posteriore e le pinne laterali sono posizionate di conseguenza.
Spesso poi, questo tipo di tavola è scelta da surfisti meno sofisticati tecnicamente, per i quali la possibilità di posizionare le pinne, anziché esser un vantaggio, risulta fuorviante e snervante.
Il Quatro Power si differenzia dal Goya One (il freewave di Goya) perché ha uno shape più compatto e i bordi più tondeggianti. In carena troviamo un single concave che diventa V in poppa. La tavola diventa cosi molto stabile e ben connessa all’acqua per poter esser condotta intuitivamente con il piede posteriore.
Goya One 3 Carbon
Il One è il freewave di Goya, best-seller indiscusso.
Carena V, rocker preso dalle tavole slalom, rail affilati e un outline che ricorda una tavola wave: il compromesso perfetto per una tavola da windsurf!
Lo shape è stato rinnovato in linea con le innovazioni introdotte sugli altri modelli della collezione. I bordi risultano maggiormente paralleli e la prua e la poppa sono cresciute in larghezza. La poppa offre maggior sostentamento e il volume sapientemente distribuito garantisce ottima stabilità.
La tavola è così intuitiva che entra immediatamente in planata anche se non si è precisi e reattivi con la propria postura.
Come per il Quatro Power, le pinne sono rimaste power box per la centrale e mini tuttle per le laterali appunto per rispettare l’assetto corretto di una tavola freewave. Il 77 litri (nuova misura introdotta) ha come pinna centrale una US Box per aggirare problemi di spazio tra i tasselli della strap centrale e il buco per la vite del PB.
Tutte le misure del One hanno la possibilità di montare 3 strap o 4 strap. Sono tutte fornite con 4 strap e con i tappi laterali per sfruttare la tavola in assetto single fin.
Goya Air Pro
Nuovo shape per la tavola dedicata al freesrtyle. Sviluppata dal talentuoso e meticoloso Antoine Albert, della nuova tavola colpisce la poppa importante e la leggerezza.
La tavola è più corta per spin rapidi in acqua e in aria. Arretrato il track che, insieme alla poppa voluminosa ed il peso contenuto, genera un pop mostruoso. Lo spigolo sul rail è stato allungato per creare maggior accelerazione e maggior top speed.
La scassa è power box per generare meno drag rispetto alle us box o slot box. E non è foil ready, per non appesantire inutilmente.
Goya Airbolt Carbon
Tavola nata dall’esperienza di Keith Teboul, Kay Lenny ed il resto del team con tutto ciò che riguarda il foil, dal windsurf foil al surf foil.
Pensata specificatamente per il windsurf foil, si stacca dall’acqua molto prima di qualunque altra tavola e offre una connessione con il foil diretta e precisa.
Per la forma della carena ed il posizionamento di track, strap e foil amplifica talmente tanto il lift che la riduzione della superficie velica necessaria per volare è drastica!
Si è rivelata un’ottima soluzione per il cross-over al sup foil e wing foil (beginner e intermedio). Per questo il pad si estende verso prua, ci sono gli inserti per le strap per tutte le esigenze e c’è l’attacco per il leash a poppa.
Gli shape sono quelli dell’anno scorso ed è stata aggiunto il 90 litri (193x63.5 cm.). La costruzione è la stessa usata per le tavole da wave… il che consente di liberare tutta l’energia del foil in salti senza temere le conseguenze di atterraggi poco eleganti ;-)
Goya Carrera Carbon
A prima vista sembra un freeride vecchio stile, in realtà ha le performance dei freerace moderni ed il feeling adrenalinico e tecnico che le tavole di qualche anno fa’ sapevano conferire.
La forma allungata e stretta porta ad accelerazioni e top speed esilaranti e riesce a navigare veloce e reattiva anche nel chop più fastidioso. La costruzione infatti è la migliore che Goya propone, mentre spesso tavole di questa categoria sono proposte con costruzioni meno performanti.
Le modifiche apportate con i nuovi shape consentono di raggiungere velocità superiori pur risultando più comode. I bordi sono più pieni e la coperta tra le strap ha una schiena d’asino più accentuata. Lo spigolo corre lungo tutto il bordo ma rientra più marcatamente per agevolare l’ingresso in strambata.
Tutte e tre le misure hanno la possibilità di montare la strap centrale a poppa. Questo, oltre ad avvantaggiare i meno esperti, è molto utile per i surfisti dal fisico più imponente (>100 kg.) che usano queste tavole come freewave/freemove per venti medio forti.
Goya Volar Carbon e Volar
E’ la tavola freeride più divertente e accessibile che si possa desiderare.
Il nuovo shape ha una poppa ancora più larga in modo da entrare in planata anche se non lo si desidera. Più largo e più sottile, con la coperta più piatta è veramente stabile ed il rocker veloce lo fa raggiungere velocità che emozionano anche i surfisti esperti.
Le opzioni per la strap sono diverse per assecondare tutti i livelli.
Goya Surf
Tavola per principianti, bambini e adulti.
Lo sviluppo di queste tavole è da molti brand erroneamente trascurato. Francisco Goya, soprattutto da quando si è trovato ad insegnare ai suoi figli, ha invece dedicato molta attenzione alla tavola più importante di tutte: la prima tavola su cui si sale!
Coperta interamente in morbida EVA con grafica didattica (banale ma utile!), molteplici posizioni per le strap (anche per i più piccoli), pinna centrale aggiuntiva fino al 145 litri e deriva basculante per le altre misure più grandi.
Geniale la possibilità di montare un rig piccolo in prua sui 3 volumi maggiori (190, 220 e 260) per andare in tandem. Questa soluzione si è rivelata la tecnica più rapida e divertente per imparare ad andare in windsurf.
Conclusione
La tavola giusta è quella che ti lascia il sorriso stampato in faccia per il resto della giornata... e per questo decidi di tenerla stagione dopo stagione!
Questo è esattamente lo scopo per cui le tavole Goya e Quatro sono fatte: rendendo più accessibili prestazioni migliori il divertimento è assicurato!
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Alberto
detour.surf
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